Il Videogioco
-> Recensione
Final score: 8.0
[color="#00FF00"]Pro[/color]:
Semplicemente mastodontico. Strategicamente offre tantissimo. Intelligenza Artificiale interessante. Gameplay ad ampissimo raggio. Ampio fattore di rigiocabilità. Longevo.
[color="#FFA07A"]Con[/color]:
Un po’ troppo complicato. Potrebbe scoraggiare i neofiti. Tempi d’attesa troppo lunghi tra i turni. Qualche incertezza sulla stabilità.
CONCLUSIONI
Manicale fino all’osso, nel miglior senso possibile, To End All Wars non è un gioco adatto ai neofiti. O meglio, chi vuole avvicinarsi seriamente al genere può anche farci un pensierino col rischio però di prendere bastonate ripetute. Certo, da qualche parte bisognerà iniziare anche se iniziare con un titolo del genere sembra arduo.
Purtuttavia, chi ha molta pazienza potrebbe interessarsi a questo genere per non abbandonarlo più perché bisogna ammettere che se si prende padronanza anche i più piccoli risultati bellici o tattici danno grossissima soddisfazione ed accrescono l’autostima (probabilmente non solo videoludica).
Tornando al gioco: l’interfaccia è complessa e fa il suo dovere mentre i testi avrebbero potuto essere più grandi. Peccato non ci sia l’italiano (sempre meglio non averlo piuttosto di leggere scritte in l’italiondo, o l’italiese) che senza dubbio avrebbe facilitato non poco l’apprendimento.
Strategicamente parlando, gli appassionati e soprattutto estimatori dei titoli di questo genere, potranno divertirsi per centinaia di ore. Quattro campagne completamente rigiocabili daccapo.
Alcuni dettagli, però, sono migliorabili. I tempi di attesa da un turno e l’altro sono lunghi mentre i tutorial, ribadiamo, non aiutano moltissimo.
Sotto tutti gli altri aspetti, però, Ageod ha svolto un lavoro mirabile dando vita ad un gioco sulla Prima Guerra Mondiale impegnativo ma che darà ampia soddisfazione agli amanti dell’arte militare.